IL GIRO DEL MONDO
SPECIALE "SARDEGNA"
ALGHERO E DINTORNI
Soggiorno: 2 adulti dal 01/07 al 07/07
A PARTIRE DA
240,00 €
Alghero in paradiso
Come la spiaggia di Mariapia poco fuori Alghero, quelle di Bombarde, Lazzaretto, Mugoni, Cala Dragunara, fino alla bella Cala Viola nella zona di Porticciolo, lasciano a bocca aperta i visitatori. Sono solo alcune delle deliziose strisce di sabbia, insenature e scogliere da scoprire a nord di Alghero, partendo dai riflessi della celebre "rada" cittadina per godere di una sequenza di scorci mozzafiato. Non é un caso che l'autorevole Guida Blu del Touring Club Italiano segnali le spiagge di Alghero con quattro "vele", quasi il massimo nella classifica delle località balneari: non conta solo la trasparenza del mare, ma l'antico fascino dei piccoli centri abitati, degli insediamenti rurali e degli scenari naturali lungo una costa frastagliata e suggestiva. La zona delle spiagge si raggiunge rapidamente lungo la SS. 127 bis, in direzione della rada di Porto Conte e del promontorio roccioso di Capo Caccia.
Stalattiti e stalagmiti
Fra il luoghi da non perdere c'é con certezza la Grotta di Nettuno (tel. 079 979054) sul promontorio di Capo Caccia a 26 km da Alghero. L'interno di questa cavità naturale custodisce un lago con stalattiti e stalagmiti che in alcuni casi misurano 20 metri di altezza. L'imbocco della grotta é raggiunto da una scalinata di 656 gradini!
Il gotico catalano
Molti splendidi monumenti giustificano poi una visita approfondita della città di Alghero, con le sue sette torri e le antiche mura difensive. Il mare qui resta come sfondo del celebre Forte e della Torre dello Sperone, il palazzo gotico De Ferrara (XVI secolo) e il complesso monastico di San Francesco (XIV-XVI secolo). Due notevoli esempi di architettura gotico-catalana sono infine il [Palau|palau_ss] Michin in piazza del Vescovo, con le caratteristiche cornici a bilancia, e la mirabile Cattedrale cinquecentesca di Santa Maria.
Grotte sottomarine
A 26 km da Alghero ricchi fondali e varie grotte sottomarine sono riservate ai sommozzatori che possono visitare l'Area Marina Protetta di Capo Caccia e dell'Isola Piana (tel. 079 998551).
Necropoli
La SS. 127 bis, da Alghero in direzione di [Sassari|sassari_ss], conduce in 9 km alla necropoli (domus de janas) di Santu Pedru, un segno degli antichissimi insediamenti umani in questa porzione della Sardegna.
STINTINO
Soggiorno: 2 adulti dal 01/07 al 07/07
A PARTIRE DA
426,06 €
Nell'estrema punta settentrionale della Sardegna partono gite in battello verso l'isola dell'Asinara e si raggiungono spiagge da sogno e scorci dominati da antiche torri di avvistamento. A pochi chilometri la basilica di Porto Torres
Prima di puntare verso [Sassari|sassari_ss] (SS. 131, 19 km), verso le stazioni balneari dell'isola centro-meridionale o della costa settentrionale, é invece consigliabile una visita approfondita a questa industriosa località che conserva nella prima cintura (6 km in direzione sud) anche un altare megalitico dell'età del rame presso il complesso prenuragico di Monte d'Accoddi.
La Pelosa e la Coscia di Donna
Belle spiagge si raggiungono rapidamente sia a est di Porto Torres (Balai e Platamona) sia in direzione ovest, viaggiando verso l'estrema punta settentrionale della Sardegna che in 30 km termina con l'incantevole penisola di Stintino. Molto celebre é la locale spiaggia della Pelosa su un mare color turchese con le tipiche torri di avvistamento presenti anche nella vicina Isola Piana e verso Capo Falcone. Molto belle le spiagge delle Saline, delle Tonnare e di Coscia di Donna.
In barca verso l'Asinara
Non ha bisogno di presentazioni la celebre isola Asinara, che vari battelli turistici consentono di visitare dalla penisola di Stintino con gite in giornata. Le sue coste sono frastagliate, estremamente suggestive, ricche di belle spiagge. Un Parco nazionale protegge questo ambiente incontaminato permettendo la riproduzione di specie animali come il daino sardo, il cervo, l'asinello bianco o il muflone. Si osservano inoltre i resti dell'antico monastero camaldolese.
Così pescavano
Il Museo della Tonnara a Stintino (tel. 079 523357) tiene alta la memoria di tutti gli antichi sistemi per la pesca del tonno: si osservano immagini d'archivio, strumenti artigianali, vecchi modelli di barca.
Parco nazionale
L'isola sarda dell'Asinara, seconda per dimensioni solo a quella di Sant'Antioco, é tutelata dal 1997 sotto le rigide regole dell'omonimo Parco nazionale (tel. 079 503388).
VERSO BAIA SARDINIA
Soggiorno: 2 adulti dal 01/07 al 07/07
A PARTIRE DA
615,00 €
Esistono due modi per spostarsi da Palau in Costa Smeralda: la strada costiera oppure quella che attraversa la campagna e tocca Arzachena, il tempio di Malchittu, il nuraghe Albucciu.
Verso Baia Sardinia
Fra l'estremo nord della Gallura e la Costa Smeralda molte belle spiagge si affacciano su un mare cristallino, ma anche l'entroterra possiede interessanti località turistiche, come il sito di archeologia protosarda presso [Arzachena|arzachena_ss]: la "tomba del gigante" Lui Coddu Vecchiu, il nuraghe Capichera, le necropoli Li Muri. Due itinerari paralleli sono dunque possibili per spostarsi dal porto di [Palau|palau_ss] a questa area archeologica: la strada che attraversa la campagna (20 km) e quella che percorre il litorale (40 km, SS. 125). L'itinerario costiero suggerisce già nel primo tratto brevi deviazioni verso due splendidi promontori sul mare - Capo d'Orso e Punta Sardegna (8 km da [Palau|palau_ss]) - per ammirare una eccellente vista panoramica sull'arcipelago della Maddalena e le Bocche di Bonifacio.
Il Fungo di pietra
Ulteriori attrazioni giustificano visite approfondite alla zona di [Arzachena|arzachena_ss], come un grande macigno di pietra a forma di fungo nella periferia del centro abitato. Oltrepassata la cittadina e consigliabile una sosta al tempio nuragico di Malchittu (XIII secolo a.C.) che si raggiunge con breve escursione (45 minuti) per osservare anche i resti di un sedile di pietra; la strada statale lambisce il grande nuraghe Albucciu e infine giunge al bivio per Cannigione e il Golfo di [Arzachena|arzachena_ss].
Il Golfo di Arzachena
Se si é giunti ad [Arzachena|arzachena_ss] attraverso la campagna, la strada costiera potrà essere percorsa in senso opposto per rientrare a [Palau|palau_ss]. Il Golfo di [Arzachena|arzachena_ss] offre ai visitatori tanti piccoli centri balneari, preziosi quanto le celebri stazioni della vicina Costa Smeralda. Vale la pena spingersi fino a Baia Sardinia e a Porto Cervo sul versante orientale del Golfo. Poi la strada del ritorno si sviluppa sul versante occidentale del Golfo, invita all'osservazione di uccelli acquatici, rientra a [Palau|palau_ss] passando per il Golfo delle Saline.
Punta Candela
Monte Mazzolu, Punta Candela, Monte Tiana: sono i nomi di tre rilievi fortificati in epoca nuragica a ovest di [Arzachena|arzachena_ss]. Si raggiungono con brevi deviazioni lungo la strada provinciale per Bassacutena.
Villaggio spagnolo
Nel dopoguerra un nobile spagnolo ebbe l'idea di avviare al turismo il piccolo centro di Porto Rafael, fra [Palau|palau_ss] e Punta Sardegna. Dall'insolito mecenate questa bella località ha ricevuto le tipiche forme di un villaggio spagnolo.
CASTELSARDO E I SUOI CESTI
Soggiorno: 2 adulti dal 01/07 al 07/07
A PARTIRE DA
450,00 €
Castelsardo, ceste da museo
L'arte di intrecciare il giunco e la palma nana é documentata nell'importante cornice del castello di Castelsardo. Le botteghe artigiane oggi moltiplicano l'offerta di cesti, vimini lavorati e altri preziosi oggetti d'arredamento
Castelsardo, ceste da museo
Un tempo i cesti intrecciati a mano dagli artigiani sardi erano utilizzati per il trasporto delle merci e soprattutto dei pesci da vendere lungo la costa. Poi vennero i cesti da decorazione, che oggi tengono banco nelle vetrine dei negozi turistici per l'elegante capacità di arredare gli ambienti rustici ma anche le cucine, le stanze da lavoro, oppure gli appartamenti di città . Li si trova abbondantemente nel Golfo dell'Asinara e in modo speciale a Castelsardo dove il Museo dell'intreccio Mediterraneo invita a conoscere varie tipologie di manufatto presso l'antico castello della famiglia Doria (XII sec.).
Pastori e pescatori
Il Museo di Castelsardo conserva contenitori intrecciati dagli artigiani in vari paesi del bacino mediterraneo, ma soprattutto in Sardegna dove fino a qualche decennio fa era frequente trovare donne e uomini abilissimi nell'intrecciare il fieno e la palma nana, le canne, il giunco e la rafia. Con movimenti rapidi sapevano creare oggetti di ogni dimensione e forma, ora esposti nelle sale del castello secondo le diverse funzioni che essi svolgevano: pastorizia, pesca oppure panificazione, attività tipica di Castelsardo.
Navigando sul giunco
Non solo ceste si osservano nel Museo di Castelsardo, ma altri insoliti oggetti intrecciati, come ad esempio i "su fassonis" di Oristano: piccole barche appuntite nella prua, tronche nella zona di poppa. Non diversamente dagli altri oggetti esposti al pubblico anche le barche sono realizzate intrecciando grossi fasci di fieno palustre e legandolo con fasci di giunco: sono in grado di navigare bene con la spinta di remi o di una pertica manovrata dal barcaiolo. Tutti gli oggetti intrecciati devono la propria bellezza al colore naturale, tipicamente bruno della materia prima; solo in qualche caso gli artigiani li impreziosiscono con piccole decorazioni geometriche o ispirate a soggetti contadini.
Nel Castello
Nei mesi di luglio e agosto il Museo dell'Intreccio Mediterraneo di Castelsardo é aperto ogni giorno dalle 9 alle 24. è allestito presso il Castello dei Doria in via Marconi (tel. 079 471380).
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